Chi Sono
Mi chiamo Luca Monasterolo, sono Psicologo e Psicoterapeuta con orientamento Analitico Transazionale. Sono iscritto all’albo professionale dal 2012, anno in cui ho aperto il mio studio personale a Torino.
Svolgo consulenze psicologiche e percorsi di psicoterapia per adulti, adolescenti e coppie occupandomi di disturbi d’ansia e dell’umore, problematiche relazionali, periodi di vita critici o esperienze traumatiche come perdite, lutti e incidenti. Tratto numerose difficoltà legate alle fasi del ciclo di vita (difficoltà lavorative, presa di decisioni, pensionamento, separazioni).
Lavoro privatamente ricevendo su appuntamento a Torino in zona Vanchiglia e Carignano. Nella mia attività clinica seguo l’approccio psicoterapeutico dell’Analisi Transazionale e dell’EMDR.
Ti invito a contattarmi se avverti un problema che ti impedisce di vivere pienamente le tue attività e le tue relazioni. Nel corso dei primi incontri, capiremo insieme quale sarà l’obiettivo del tuo percorso e come poterlo raggiungere.
Il Metodo di Lavoro
Quando andare dallo Psicologo?
Affidarsi a uno psicoterapeuta è tra le decisioni più coraggiose che una persona possa prendere. La consapevolezza di essere in difficoltà ma anche la volontà e la forza di volerla superare sono i primi passi per uscire fuori dal periodo buio che si sta affrontando.
Rispondere alla domanda sul momento giusto per rivolgersi ad uno psicologo non è semplice, le motivazioni sono così tante che non è possibile stilare una semplice lista. Affidarsi a uno psicologo non significa necessariamente essere affetti da un qualche tipo di disturbo, ma solamente prendere in mano la propria vita e scegliere di migliorarsi. Essere bloccati nello studio, sul lavoro o anche nelle relazioni sociali significa privarsi di una vita ricca e pienamente soddisfacente. Grazie al sostegno di un esperto psicoterapeuta sarà possibile scoprire l’origine di questi blocchi, ma anche rialzarsi da un momento particolarmente difficile. Molto spesso non ci si rende pienamente conto di provare un qualche tipo di malessere, lo si percepisce come parte del carattere: il malinteso però è proprio qui. Imparando a gestire certi aspetti, ad esempio l’ansia, e trasformando dei modi di pensare o percepire ciò che ci accade sarà possibile migliorare nettamente la qualità di vita.
Un disagio psicologico può manifestarsi sotto diverse forme: spesso non chiare a un primo sguardo. Rivolgersi a uno psicologo non significa essere pazzi o malati, ma solamente avere il coraggio di migliorarsi e di affrontare il proprio malessere
Domande Frequenti
Lo psicologo è una persona ed un professionista che ti può aiutare a fare chiarezza su ciò che ti accade, a capire cosa ti blocca o ti crea disagio, cosa si oppone al raggiungimento dei tuoi obiettivi e delle tue aspirazioni. Insieme allo psicologo puoi costruire un modo diverso di stare con te stesso e con gli altri, più funzionale a quello che sei oggi.
Lo strumento principale è il colloquio psicologico il cui obiettivo è favorire la creazione di nuove letture della propria vita e nuove possibilità di cambiamento. Le domande giuste al momento giusto possono attivare nuove risorse nella persona. Per la mia formazione in Analisi Transazionale ed in EMDR possono essere utilizzate delle tecniche di questi approcci in alcuni momenti specifici della psicoterapia. In ogni caso, gli interventi con tecniche specifiche verranno applicate solo con l’accordo del paziente e dopo essere state spiegate.
Durante il primo colloquio, lo psicologo si presenta, fornisce informazioni rispetto al proprio approccio terapeutico, alle metodologie del lavoro e pone domande al paziente rispetto alle problematiche che lo hanno portato in seduta. Lo psicologo, attraverso il colloquio, raccoglierà informazioni rispetto il disagio specifico, il contesto di vita, le risorse della persona e la sua motivazione ad iniziare un percorso. Le prime sedute, al contrario di ciò che molti pensano, fanno già parte del percorso psicologico ed hanno come finalità principale la costruzione di un obiettivo terapeutico condiviso ed esplicito. Al termine del primo colloquio, vengono concordate la frequenza, la durata e il costo delle sedute.
Una consulenza psicologica può esserti utile se avverti un problema che ti impedisce di vivere pienamente le tue attività e le tue relazioni. Le difficoltà possono essere legate ad un evento inaspettato, un cambiamento o, più in generale, una condizione di vita insoddisfacente. Il disagio può manifestarsi sotto forma di depressione, ansia, attacchi di panico, difficoltà a relazionarsi con gli altri (nella coppia, nell’ambiente di lavoro, nelle amicizie, in famiglia), difficoltà a compiere scelte di vita importanti, o in molti altri modi. E’ in questi momenti che può essere utile rivolgersi allo psicologo.
Il paziente può interrompere il trattamento psicologico in qualsiasi momento. La psicoterapia è opportuno che sia vissuta come uno spazio di libertà in cui sentirsi a proprio agio e di conseguenza senza alcuna costrizione. Se si deciderà di sospendere le sedute è comunque indicato parlarne prima con lo psicologo per chiarire i motivi della scelta e salutarsi con serenità in un ultimo incontro.
Sì, lo psicologo è tenuto a mantenere il segreto professionale così come è esplicitato nel Codice Deontologico degli Psicologi Italiani (articoli 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17).
Le tariffe dello psicologo possono variare a seconda del professionista e del tipo di intervento richiesto. La mia tariffa è di 60 Euro per le sedute individuali. Si ricorda inoltre che le spese per prestazioni sanitarie fornite da psicologi sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi.
La scelta della cadenza delle sedute viene presa nei primi incontri in modo condiviso con il paziente stesso. Abitualmente propongo la frequenza settimanale per la psicoterapia individuale in quanto si dimostra la più adeguata ed efficace a livello terapeutico.
Nella terapia di coppia la frequenza delle sedute è più dilatata ed è a cadenza quindicinale.
No, probabilmente se fossi “pazzo” non ti sarebbe neanche venuto in mente di rivolgerti ad uno psicologo. Le persone che si rivolgono ad uno psicologo sono consapevoli dei propri limiti e sanno imparare da essi. Ciò è il principale sintomo di salute mentale.
Lo psicologo è un professionista laureato in Psicologia e abilitato alla professione attraverso un Esame di Stato e dopo aver svolto un periodo di tirocinio formativo.
Lo psichiatra ha un percorso differente: è laureato in Medicina ed ha conseguito una specializzazione in Psichiatria.
Rispetto alla modalità di trattamento, lo psichiatra è orientato a considerare il disagio come un malfunzionamento a livello biochimico del sistema nervoso centrale. Per questo motivo, la principale modalità di cura proposta è di tipo farmacologico. Lo psicologo è invece focalizzato sugli aspetti emotivi e sui processi cognitivi alla base del disagio. Operativamente, lo psicologo utilizza il colloquio psicologico per sostenere la persona e riattivarne le risorse.
In sintesi, sono due prospettive e metodologie di lavoro diverse, ma con un obiettivo comune. Infatti, in alcuni casi il disturbo viene affrontato in modo parallelo sia dal punto di vista psicologico, che dal punto di vista farmacologico.
A livello formativo, lo Psicologo è laureato in Psicologia, ha svolto un periodo di circa un anno di tirocinio e successivamente ha superato l’Esame di Stato per esercitare la professione ed entrare nell’Albo dell’Ordine degli Psicologi della regione di appartenenza (Sezione A).
Lo psicoterapeuta può essere uno psicologo che quindi avrà svolto tutti i passi precedenti oppure un medico. In aggiunta ai passaggi formativi precedenti, lo Psicologo Psicoterapeuta ha frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia della durata di almeno quattro anni riconosciuta dal MIUR e successivamente è inserito nella sezione B dell’Albo professionale.
A livello operativo, vi sono numerose differenze tra lo Psicologo clinico e lo Psicoterapeuta, la principale risiede nel fatto che lo Psicoterapeuta è l’unico abilitato a fare psicoterapia, ossia il trattamento finalizzato alla cura dei disturbi psicopatologici basato sull’interazione tra lo Psicoterapeuta e un paziente, una coppia, una famiglia o un gruppo.
Generalmente, la preparazione di uno psicoterapeuta risulta più approfondita rispetto a quella di uno psicologo, soprattutto per quanto riguarda la materia psicopatologica e le metodologie di cura. Inoltre, lo psicoterapeuta utilizza tecniche di intervento apprese durante il corso di specializzazione che non possono essere in alcun modo impiegate dagli psicologi.
Lo psicologo è un professionista che ha svolto un lungo periodo di formazione con una relativa esperienza pratica di tirocinio, così come previsto dall’Ordinamento della Professione. Mentre, la figura del counsellor non è regolamentata da nessuna normativa, né per quanto riguarda il percorso formativo, né per la natura dell’attività professionale.
In Italia sono nati numerosi corsi di counselling molto diversi gli uni dagli altri: alcuni di appena qualche giorno, altri anche di diversi anni. E’ inoltre importante ricordare che i counsellor non sono laureati in Psicologia, ma spesso hanno un diploma di scuola superiore o una laurea in materie non attinenti alle professioni psico-sociali.
Di Cosa si Occupa lo Psicologo Psicoterapeuta?
Problematiche Trattate
Lo Psicoterapeuta si occupa del trattamento non solo di disturbi o psicopatologie, ma spazia dai problemi psicosomatici ai più classici problemi di ansia e depressione. Tutte le problematiche riportate qui sotto non sono che semplici esempi, la nostra mente è così vasta che non è possibile riassumere il tutto in una semplice lista. Se avverti che il tuo caso non si trova qui sotto non avere timore, contattami in privato e scopriremo se la tua problematica può essere trattata in psicoterapia.
È importante non effettuare alcuna auto-diagnosi, nelle varie pagine parleremo delle caratteristiche e dei sintomi delle varie problematiche: non trarre conclusioni, richiedi appuntamento per una seduta privata. Ascolterò la tua storia e insieme prefiggeremo degli obiettivi per aiutarti a ritrovare la serenità e il benessere ricercato.
AREE DI INTERVENTO
In quest’area puoi scegliere tra le aree di intervento affrontate all’interno del mio studio. Scegli quella che pensi possa fare al caso tuo, scopri tutte le terapie e i dettagli nella pagina dedicata: ogni dubbio sarà chiarito e all’interno delle varie pagine troverai anche una sezione per scrivermi direttamente in forma privata.
Lettera Aperta ai Futuri Pazienti
Il primo contatto che avrò con te avverrà solitamente con una chiamata o una email, ma sono consapevole che dietro a quella chiamata e prima di quell’iniziale contatto c’è un mondo da scoprire. La varietà di situazioni alla base di questa piccola azione è pressoché infinita e impossibile da catalogare, ma di comune c’è sempre l’idea di aver bisogno dell’aiuto di un professionista. Questa premessa può sembrarti una banalità ma racchiude già in sé la tua motivazione per cambiare e la fiducia nel poterlo fare. Dietro a questa tua richiesta adulta e consapevole di aiuto ci sono anche motivazioni e spinte che hanno poco a che fare con la razionalità, puoi cioè provare delle paure che frenano la tua decisione e delle speranze che la spingono.
PAURE E SPERANZE
Io so di essere inizialmente uno sconosciuto per te e quindi so che il più delle volte prima di chiamarmi o nei primi incontri puoi provare imbarazzo o timore. Questa è la paura di ciò che ancora non si conosce, è una delle paure più arcaiche dell’uomo. In fin dei conti è del tutto naturale e anche sano avere questa paura. Infatti nello studio di uno psicoterapeuta si raccontano gli aspetti più personali e intimi di se stessi, anche i lati di sé che non piacciono o che solitamente non si raccontano a nessuno, forse neanche a se stessi. E’ un’esperienza che nella vita di tutti i giorni non capita. Proprio per questo è così preziosa.
Potresti avere paura di essere giudicato. Anche questa è una paura del tutto normale, ma non c’è nulla di più lontano dalla psicoterapia. Uno dei miei principali compiti per cui sono formato e allenato è proprio astenermi completamente dal giudizio. L’atto stesso di chiedere aiuto richiede rispetto e fiducia e qualunque esperienza tu voglia condividere in terapia diventerà oggetto di analisi e riflessione, ma mai di giudizio. Mi impegno anzi ad aiutarti nel giudicarti di meno e ad essere più flessibile con te stesso. Potresti anche sentirti debole per l’idea di chiedere aiuto, per non riuscire da solo ad uscirne, ma non c’è nulla di più lontano dalla realtà. La mia visione come terapeuta è che chiedere quando si ha bisogno mostra invece una forza e una determinazione non comune e ti fa essere una persona migliore.
Potresti arrivare con la paura che la terapia non funzioni. Questo è forse lo scoglio iniziale più difficile da affrontare nel momento in cui decidi di chiamarmi. Il pericolo che puoi percepire è che tutte le tue speranze riposte nel gesto di contattarmi vengano deluse. Anche questa paura in realtà è naturale, non tutti la provano, ma è una forma di autodifesa che ti protegge dalle possibili ferite e delusioni della vita. Come tutte le altre forme di autoprotezione anche questa va rispettata e compresa. Il più delle volte questa difesa gradualmente cade nel rapporto accogliente e professionale che cerco di instaurare con le persone che mi scelgono come terapeuta.
Ovviamente a fianco alle paure si mescolano anche le speranze. Se non nutrissi delle profonde speranze, forse anche solo abbozzate, non saresti su questa pagina e non prenderesti neanche in considerazione l’idea di chiamarmi. La speranza ti dà la forza di uscire da un momento difficile ed è alla base della resilienza umana, cioè la capacità di far fronte alle difficoltà.
Potrai provare la speranza che finalmente qualcuno possa comprenderti e capirti, che qualcuno possa aiutarti a fare chiarezza nella confusione che ti attraversa, la speranza di avere una guida per affrontare degli aspetti di te che da molto tempo ti fanno soffrire o ti bloccano, la speranza che qualcuno possa sostenerti nel lasciare andare dei pesi che limitano le relazioni o il tuo modo di stare nel mondo.
Sono quindi consapevole di avere una grande responsabilità nei tuoi confronti così come sono consapevole che, se deciderai di chiamarmi, anche tu sentirai una profonda responsabilità nei confronti di te stesso. In ultima analisi quindi ciò che caratterizza il rapporto che costruiremo sarà la fiducia. La fiducia nella relazione che svilupperemo, la fiducia nella possibilità di cambiare e di poter stare meglio, la fiducia in te stesso.
COS’È LA PSICOTERAPIA PER ME
Due persone che si incontrano nella stanza di psicoterapia sono come due strumenti musicali che devono suonare insieme e creare una melodia dandosi un ritmo comune. Il mio ruolo come psicoterapeuta è cercare di accordare le mie corde alle tue corde, trovare una tonalità su cui possiamo sintonizzarci per creare una melodia unica. Potrà capitare di perdere momentaneamente la sincronia, in ogni relazione succede. In quei momenti sarà mia cura ritrovare la sintonia e riflettere con te sui motivi che hanno portato ad una rottura dell’equilibrio. Affinché la terapia funzioni i nostri due strumenti suoneranno nella stessa accordatura.
Questa metafora credo che rappresenti bene ciò che per me è la psicoterapia e il mio compito come psicoterapeuta. Sono fermamente convinto che fare ed essere uno psicoterapeuta sia uno dei mestieri più belli che possano esistere. Ho il privilegio di vedere davanti ai miei occhi i tuoi cambiamenti, di accompagnarti nell’acquisizione di nuove consapevolezze e strategie, di supportarti nel diventare una persona più completa e soddisfatta. Questo è un onore per me e così lo vivo tutti i giorni in cui entro nel mio studio di psicoterapia.
In ultima analisi, come ho imparato da un mio grande insegnante, il grande privilegio della mia professione è di poter conoscere la parte più bella dell’umanità, quella capace di mettersi in discussione e di affrontare le difficoltà cercando di migliorare.
Dr. Luca Monasterolo
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