
Difficoltà nel periodo universitario
La fase di vita che contraddistingue il percorso dell’Università può essere estremamente arricchente e stimolante sotto diversi punti di vista. La persona si confronta con un modo di studiare diverso, più indipendente ed autonomo, la socialità è più fluida e offre maggiori occasioni di sperimentarsi, inoltre il periodo di studi può coincidere con la prima esperienza di coabitazione al di fuori della famiglia, in alcuni casi anche in luoghi molto distanti dal paese di origine. Tutti questi passi possono essere vissuti con serenità e leggerezza, ma essendo dei passaggi di crescita personale radicali possono andare incontro a difficoltà e blocchi.
Tutti i momenti di cambiamento hanno sempre una duplice faccia, da un lato possono dare slancio e maggiore libertà alla persona, dall’altro possono scontrarsi con delle vulnerabilità personali. Probabilmente queste sono già presenti in modo sotterraneo in fasi precedenti, ma con maggiore facilità emergono con un forte disagio in un contesto meno protetto e strutturato come appunto l’Università.
ESAMI
Un problema comune che si può presentare è l’ansia nei confronti degli esami. L’esame viene percepito come un ostacolo ed un problema insormontabile che genera una forte attivazione. Una risposta a questa situazione è l’ansia anticipatoria che si presenta già molto tempo prima dell’esame. A differenza di una sana agitazione pre-esame, l’ansia eccessiva non aiuta ad attivare le risorse della persona per affrontare la sfida, anzi tende a creare difficoltà di concentrazione e a invadere lo spazio mentale. Un’altra risposta possibile è l’evitamento. In questi casi si adottano consapevolmente o inconsapevolmente delle strategie per evitare l’esame creando un vero e proprio blocco. Tanto più si cerca di evitare ciò che crea paura e tanto più si rinforza il sistema di evitamento rendendo sempre più difficile sbloccare la situazione.
Un caso abbastanza frequente è un blocco all’Università proprio quando si avvicina la fine del percorso. Può capitare ad esempio che ci si senta totalmente paralizzati negli ultimi esami o nella preparazione della tesi. L’ultimo passo è spesso uno dei più difficili. Si mescolano paure per il futuro, incertezza sociale e lavorativa, difficoltà individuali.
Alla base di questi fenomeni non vi è un’unica spiegazione, le ragioni di un blocco negli studi o di un’eccessiva ansia legata agli esami è molteplice. Ad esempio potrebbero avere un ruolo importante le aspettative genitoriali e il contesto familiare. Le pretese genitoriali esplicite o implicite potrebbero essere molto rigide ed elevate favorendo un senso di inadeguatezza o di non essere all’altezza nella persona. L’autostima e la fiducia in se stessi potrebbero essere carenti (non necessariamente solo nel contesto scolastico) e questo va ad incidere nel rendimento e nella sensazione di poter far fronte alle difficoltà. Può giocare una parte importante un forte perfezionismo o alte pretese interne, in questo caso gli standard da “dover” rispettare sono eccessivi e bloccano la persona invece di stimolarla ad esprimere il massimo delle proprie potenzialità. Infine le problematiche di integrazione nella vita universitaria o di socializzazione potrebbero bloccare la persona anche sul piano accademico. Questi sono solo alcuni esempi ma è evidente che le motivazioni alla base andrebbero analizzate in modo approfondito. Spesso è necessario un aiuto professionale per comprendere cosa si muove dietro ad una problematica come questa.
RELAZIONI
I rapporti all’Università sono molto più numerosi e fluidi rispetto alle scuole superiori, non c’è un contesto strutturato entro cui muoversi e un rapporto continuo e stabile con i compagni. Questa fluidità nelle relazioni può comportare per alcune persone una difficoltà nel costruire o mantenere i rapporti. In questi casi l’isolamento sociale e le difficoltà di integrazione nel tessuto universitario creano un forte senso di disagio. Ci si può sentire fuori posto, disorientati o in soggezione; ciò tende ad avvenire all’inizio del percorso universitario come reazione ad un cambiamento importante. Queste sensazioni spingono ad isolarsi sempre di più precludendosi numerose esperienze sociali che potrebbero invece essere fonte di crescita e ricchezza. In alcuni casi queste problematiche possono portare anche ad abbandonare l’Università.
Affrontare le problematiche di isolamento sociale e le difficoltà relazionali già all’Università può essere un passo importante per il futuro. Innanzitutto perché la difficoltà tende a peggiorare e cronicizzarsi con il tempo. In secondo luogo perché può essere indice, non solo di un mancato adattamento al contesto universitario, ma anche di una più ampia e diffusa difficoltà relazionale che quindi si ripresenterebbe anche in un contesto lavorativo futuro.
L’Università è inoltre per molti il contesto in cui si vivono i primi rapporti sentimentali importanti sia per durata che per investimento emotivo. Queste nuove esperienze possono confondere e disorientare, non sempre ci si sente preparati emotivamente. In alcuni casi i rapporti sentimentali sono fonte di felicità e favoriscono una maggiore sicurezza in se stessi, in altri casi possono invece essere fonte di conflitti o preoccupazioni agganciandosi a delle insicurezze o vulnerabilità personali.

VITA AUTONOMA
Il periodo dell’Università è spesso accompagnato dalla decisione di lasciare la casa dei genitori solitamente per motivi di comodità e vicinanza alla sede universitaria. Questa necessità il più delle volte porta a scegliere di convivere con altri studenti, in alcuni casi amici già conosciuti, in altri dei perfetti sconosciuti. La gestione di questi nuovi rapporti non è sempre facile e spesso può generare conflitti o essere fonte di confusione e disagio.
Oltre all’aspetto puramente relazionale, la vita fuori sede può essere difficile anche per la distanza dalla famiglia o dalle relazioni amicali prima centrali. Per alcune persone questa sensazione di scoperta e di novità è euforica e rivitalizzante, per altre persone invece può generare un senso profondo di solitudine, di disorientamento e quindi di perdita di riferimenti.
Un discorso a parte andrebbe poi fatto per coloro che scelgono di svolgere un periodo all’estero in Erasmus. In questi casi a tutte queste novità si aggiunge il non conoscere le abitudini del luogo e gli schemi che guidano il vivere sociali. In particolare spesso è la lingua l’ostacolo più grande che può portare a sentirsi fuori posto o inadeguati. Ovviamente anche in questo caso per molte persone l’Erasmus è una delle esperienze più arricchenti della propria vita, ciò nonostante tutte le esperienze possono essere vissute con atteggiamenti e vissuti completamente diversi.

DOMANDE FREQUENTI SULLE DIFFICOLTÀ NEL PERIODO UNIVERSITARIO
Anche in questo caso non è possibile dare una risposta univoca e certa senza conoscere la persona e la sua storia. Ciò che possiamo dire è che questa è una possibilità. Questo può succedere quando si è scelto un percorso sulla base di aspetti esterni che non fanno riferimento ai reali interessi e inclinazioni personali, come ad esempio le aspettative genitoriali o le pressioni sociali. Allora il blocco diventa un modo che ha la nostra mente per farci fermare e riflettere se è realmente ciò che desideriamo.
Ciò nonostante in molti casi non è questa la questione di fondo. La scelta del percorso è stata presa con consapevolezza o comunque non è così rilevante rispetto alla difficoltà riscontrata. Avere dei dubbi è esperienza comune ad un certo punto del lungo percorso universitario, è naturale e non è necessariamente un segnale di aver sbagliato la scelta iniziale. In questi casi ciò che porta a bloccarsi sono difficoltà interne che probabilmente si potrebbero ripresentare anche in altri percorsi o che si manifestano anche in altri contesti di vita. Proprio per questo motivo è importante fare chiarezza e analizzare gli aspetti più profondi di se stessi.
Partendo dal presupposto che ogni persona è unica e che quindi le eventuali difficoltà sono sempre specifiche e non generalizzabili, possiamo però dire che il più delle volte non è la poca voglia di studiare a bloccare la persona. Solitamente le difficoltà all’Università riflettono aspetti più profondi. Non riuscire a progredire nel percorso di vita e quindi anche nel percorso di studi ha altre motivazioni, è un sintomo di un malessere sottostante e non solo di una problematica nello studio. Non stiamo quindi parlando di qualcosa di intenzionale o che si può controllare solo con la volontà, ma di un blocco che cerca di dire qualcosa di importante alla persona; che la obbliga a fermarsi perché vi sono delle forze e dei bisogni contrastanti. Questo conflitto interno dovrebbero quindi essere analizzato proprio per evitare di rimanere intrappolati in un limbo che porta grande disagio, senso di colpa e frustrazione.