
Lutto
Con il termine lutto si intende l’intero processo (emotivo, sociale e fisico) conseguente ad una perdita. Viene comunemente definito come il sentimento di intenso dolore provocato dall’interruzione di un legame importante dovuto alla morte. Lo stesso termine si usa però anche nella possibile reazione ad una rottura relazionale o nel caso di una perdita fisica di una parte di sé (come l’amputazione di un arto) dove la persona deve confrontarsi con una perdita importante.
Solitamente il lutto è un processo naturale ed anzi necessario per l’elaborazione della perdita e per la ripresa di un nuovo equilibrio. Viene considerato normale un periodo di instabilità emotiva e di possibili sintomi depressivi di circa 12-18 mesi. Ovviamente il processo che porta ad una buona elaborazione non è uguale per tutti, ma si possono ritrovare delle reazioni simili. Tra le reazioni più diffuse vi possono essere:
Shock e confusione mentale: soprattutto in caso di morte improvvisa può accadere di vivere una fase di perdita dell’esame di realtà e totale confusione mentale.
Tristezza: è probabilmente la reazione più comune e naturale dopo una perdita
Rabbia: la rabbia manifestata anche sotto forma di collera fa parte di un normale processo di elaborazione, può essere diretta ai medici, alla società, ai parenti o amici, o verso forze superiori (ad esempio verso Dio). Può provocare un netto ritiro sociale
Stordimento e apatia: sensazione di essere anestetizzati da un punto di vista emotivo arrivando all’incapacità di provare emozioni
Senso di colpa: ci si incolpa per ciò che è accaduto o per il fatto di non aver fatto abbastanza per evitarlo. Questo è un sentimento anche definito colpa del sopravvissuto
Ansia: il senso di vulnerabilità che la morte di una persona vicina genera può portare a sentirsi fragili o non in grado di proteggersi. Tutto ciò può favorire l’insorgenza di diversi sintomi ansiosi
Solitudine: Vissuto di vuoto e di mancanza di senso nelle relazioni
Non vi è una regola, alcuni di questi sentimenti o sensazioni possono presentarsi solo in una data fase o periodo per poi scomparire, in altri casi si possono presentare nello stesso periodo e in modo prolungato più sentimenti disturbanti e dolorosi. Se la durata è maggiore di 12-18 mesi è possibile che si tratti di ciò che viene definito un “lutto complicato”. In un lutto patologico o complicato non è possibile giungere all’accettazione dell’ineluttabilità della perdita. In questi casi, la persona rimane bloccata in uno o più di questi vissuti emotivi non riuscendo ad attraversarli giungendo ad un adattamento.
Se vuoi saperne di più leggi l’articolo sull’elaborazione del lutto.