Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia che colpisce molte persone in tutto il mondo, ma spesso viene sottovalutata o non adeguatamente compresa. In questo articolo, esploreremo la fibromialgia e forniremo informazioni sull’incidenza della malattia, gli effetti a livello fisico e psicologico e sull’utilità della psicoterapia per affrontare le difficoltà e le sofferenze mentali associate alla patologia. Conoscere meglio la fibromialgia è il primo passo per poter affrontare al meglio questa malattia, che può avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie.
Cos’è la fibromialgia
La fibromialgia è una malattia cronica che si manifesta con dolore diffuso in varie parti del corpo, accompagnato da una serie di sintomi come stanchezza, rigidità muscolare e problemi di sonno. Nonostante non sia ancora del tutto chiaro cosa la provochi, si pensa che la fibromialgia possa essere legata a fattori come stress, traumi fisici o emotivi, disturbi del sonno e anomalie nel sistema nervoso centrale. La malattia colpisce principalmente le donne, ma può presentarsi anche negli uomini. Gli esperti stimano che la fibromialgia colpisca circa il 2-4% della popolazione adulta, con una maggiore incidenza tra i 30 e i 50 anni.
Effetti fisici della fibromialgia
I sintomi fisici tipici della fibromialgia includono dolore diffuso in diverse parti del corpo, stanchezza, disturbi del sonno, rigidità muscolare, mal di testa e problemi di digestione. Questi sintomi possono variare da persona a persona e possono peggiorare in seguito a sforzi fisici, stress o variazioni climatiche. A causa di questi sintomi, i pazienti affetti da fibromialgia possono avere difficoltà nel compiere le attività quotidiane e possono sentirsi limitati nella loro capacità di lavorare o di socializzare. Inoltre, la fibromialgia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, portando a una riduzione dell’autostima e dell’autonomia personale.
Effetti psicologici della fibromialgia
Oltre agli effetti fisici, la fibromialgia può avere un impatto significativo sulla salute mentale dei pazienti. I sintomi della malattia possono causare ansia, depressione e stress, che a loro volta possono peggiorare i sintomi fisici. I pazienti affetti da fibromialgia possono sentirsi isolati e frustrati per la mancanza di comprensione da parte della famiglia e degli amici, e possono sperimentare difficoltà nelle relazioni sociali e lavorative.
Inoltre, la fibromialgia può portare a una riduzione dell’autostima e della fiducia in sé stessi, e può generare un senso di disperazione per la mancanza di sollievo dai sintomi. Infatti, il dolore cronico e gli altri sintomi associati alla malattia possono interferire significativamente con le attività quotidiane, la qualità del sonno e la salute mentale. I pazienti possono sentirsi sopraffatti dalla fatica, dalla rigidità muscolare e dai problemi di concentrazione, che possono rendere difficile svolgere attività lavorative o sociali. Inoltre, la mancanza di trattamenti efficaci per la fibromialgia può portare i pazienti a sentirsi impotenti e disperati, e può generare un senso di isolamento e di incomprensione da parte degli altri.
E’ importante sottolineare che la fibromialgia è una malattia reale e non è una condizione immaginaria o psicologica.
Ecco un esempio tipico del percorso che deve affrontare una persona che scopre di soffrire di fibromialgia:
Anna è una donna di 38 anni che lavora come insegnante elementare. Ha iniziato a sperimentare dolori diffusi in tutto il corpo circa un anno fa, insieme a fatica e stanchezza cronica. Nonostante sia stata visitata da diversi medici, ci sono voluti mesi prima che le fosse diagnosticata la fibromialgia. Nel frattempo, i suoi sintomi sono peggiorati, rendendole difficile svolgere le sue attività quotidiane, compreso il lavoro.
Anna ha dovuto prendere una lunga pausa dal lavoro per gestire i suoi sintomi e ha dovuto apportare importanti modifiche al suo stile di vita per gestire la malattia. Nonostante abbia cercato diverse terapie, comprese la fisioterapia e i farmaci, non ha ancora trovato un trattamento efficace per la sua condizione.
Come molti pazienti con fibromialgia, Anna sperimenta emozioni difficili, compreso un senso di frustrazione e di disperazione per la mancanza di sollievo dai sintomi. Tuttavia, ha trovato conforto e sostegno in gruppi di sostegno per i pazienti con fibromialgia, dove può condividere le proprie esperienze e ricevere supporto dagli altri.
Psicoterapia con persone che soffrono di fibromialgia
E’ importante che i pazienti con fibromialgia ricevano un supporto adeguato sia a livello fisico che emotivo. Questo può includere l’educazione sulla malattia e sui suoi sintomi, l’adozione di strategie di gestione dello stress e l’accesso a risorse di supporto, come gruppi di sostegno per i pazienti con fibromialgia o interventi di psicoterapia individuale. Inoltre, è importante che i pazienti con fibromialgia siano coinvolti attivamente nel loro percorso di cura, lavorando a stretto contatto con il proprio medico per sviluppare un piano di trattamento che sia personalizzato e adatto alle loro esigenze specifiche.
Analisi Transazionale
A livello psicoterapeutico l’Analisi Transazionale rappresenta un ottimo approccio su cui basarsi per lavorare su alcuni aspetti della fibromialgia e più in generale sulla globalità della persona e della sua storia. Ad esempio l’Analisi Transazionale può essere utilizzata per interfacciarsi con il dolore cronico, come quello sperimentato dai pazienti affetti da fibromialgia.
Secondo questo approccio, ogni individuo interpreta il mondo e percepisce se stesso sulla base di “Stati dell’Io“. Queste parti che compongono la nostra personalità sono lo Stato dell’Io Genitore, lo Stato dell’Io Adulto e lo Stato dell’Io Bambino.
Nel contesto del dolore cronico, l’Analisi Transazionale può essere utilizzata per esplorare le credenze e le aspettative che il paziente ha riguardo al proprio dolore. Ad esempio, lo Stato dell’Io Genitore potrebbe includere dei messaggi “internalizzati” che il paziente ha ricevuto da figure di autorità come le figure di attaccamento o desunti sulla base del loro atteggiamento. Questi messaggi possono essere positivi o negativi, ad esempio “Devi sopportare il dolore senza lamentarti” o “Non ci sono cure per il tuo dolore”.
Lo Stato dell’Io Adulto rappresenta invece il modo in cui il paziente affronta razionalmente il dolore, cercando di comprendere i fattori che lo scatenano e di trovare soluzioni per gestirlo. Infine, lo Stato dell’Io Bambino può rappresentare i sentimenti di vulnerabilità e dipendenza associati al dolore cronico.
L’Analisi Transazionale può quindi aiutare i pazienti con fibromialgia a comprendere le loro esperienze di dolore e ad affrontare le difficoltà emotive che ne derivano. Ciò può includere l’identificazione e la ristrutturazione dei messaggi di dolore negativi “internalizzati”, lo sviluppo di strategie per gestirlo nel miglior modo possibile e l’esplorazione dei sentimenti di vulnerabilità associati al dolore cronico.
Conclusione
In conclusione, la fibromialgia è una condizione complessa che coinvolge non solo sintomi fisici, ma anche difficoltà emotive e psicologiche. L’incidenza di questa malattia è significativa e colpisce un numero considerevole di persone in tutto il mondo. È fondamentale comprendere l’impatto che la fibromialgia può avere sulla vita di chi ne è affetto, inclusi gli effetti a livello fisico e psicologico.
Le emozioni come la frustrazione, la disperazione, la rabbia, la tristezza e l’ansia possono essere difficili da affrontare e possono contribuire al peggioramento dei sintomi.
In questo contesto, la psicoterapia può svolgere un ruolo importante nel supportare i pazienti con fibromialgia. Attraverso l’educazione sulla malattia e i suoi sintomi, la gestione dello stress, le tecniche di rilassamento e l’esplorazione delle emozioni difficili, la psicoterapia può fornire strumenti utili per affrontare il dolore cronico e migliorare la qualità della vita dei pazienti.