Da dove ha Origine la Paura del Giudizio?
Tutti noi desideriamo impressionare il prossimo e “fare bella figura”, questo aspetto fa parte del nostro patrimonio genetico e ha un significato ben preciso all’interno dell’evoluzione. Gli esseri umani tendono sempre a ricercare apprezzamento e accettazione, questo per evitare di essere allontanati o rifiutati. Vivere in gruppo era infatti essenziale per la sopravvivenza: nella caccia, per difendersi dai pericoli e per curarsi della prole. Il nostro cervello si è così evoluto con la convinzione che essere allontanati, emarginati o esclusi sia una minaccia per la nostra sicurezza.
Quando si cresce si impara che per restare accanto a una persona bisogna colpirla, o meglio bisogna impressionare la sua mente. Questi due aspetti hanno quindi portato l’essere umano a sopravvivere grazie all’unione e al gruppo. Oggi questo non è più necessario, essere esclusi non mette a rischio la nostra vita tuttavia sentiamo sempre il bisogno di essere apprezzati.
L’ansia che nasce in certe circostanze in cui il giudizio in noi è messo alla prova (esame universitario, primo appuntamento, colloquio ecc) la conosciamo molto bene tutti. Oltretutto si è scoperto che proprio quest’ansia, ai giusti livelli, ci sprona a dare il meglio di noi e ad avere prestazioni ottimali. Spesso però questa paura del giudizio si presenta in modo molto elevata, ad esempio durante performance ma anche nelle azioni quotidiane (ad esempio entrare in un negozio). Chi soffre di questa paura sperimenta una forte oppressione che porta a vivere con sofferenza queste situazioni, se non a evitarle del tutto.
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Le Strategie Disfunzionali
Tuttavia l’evitamento non è l’unica strategia utilizzata per ridurre la paura del giudizio altrui, può capitare che si utilizzino alcool, ansiolitici oppure cannabis. Tutti questi strumenti hanno l’effetto di ridurre l’ansia facendo sentire più a suo agio la persona. Tali sostanze si utilizzano non solo prima dell’evento temuto, per calmare l’ansia anticipatoria, ma anche dopo per gestire pensieri negativi legati all’ansia da prestazione. Gli effetti negativi di queste strategie però non solo sono distruttivi per il corpo ma vanno a peggiorare la situazione di partenza: una volta finito l’effetto la persona si sente in colpa e incapace di gestire la situazione.
Altre strategie utilizzate sono di tipo comportamentale. Ad esempio coprirsi il volto con le mani per paura di arrossire, dare ragione all’altra persona per evitare di dire la propria opinione oppure parlare il più velocemente possibile durante una discussione in gruppo. Anche questi comportamenti risultano solo controproducenti: sembrano gestire la paura del giudizio ma rafforzano con il passare del tempo l’idea di essere inadeguati.
La Paura del Giudizio nei Disturbi
Il timore del giudizio è uno dei fattori principali del disturbo d’ansia sociale. Chi ne soffre non prova solo timidezza, ma anzi la vera paura che l’altro possa giudicarlo o addirittura schernirlo. Si sente sempre osservato sia nelle azioni quotidiane che durante performance di ogni tipo (interrogazioni a scuola, colloqui, visite ecc).
Nel disturbo evitante di personalità non si teme solo il giudizio ma l’inclusione nel gruppo sperimentando estraneità ed esclusione, si evitano così coinvolgimenti personali.
All’interno del disturbo narcisistico della personalità il disprezzo verso il prossimo nasconde inadeguatezza, scarsa autostima e il grande timore di non essere apprezzato.
Consigli per Ridurre la Paura del Giudizio
Esistono alcune strategie da attuare quotidianamente per imparare ad accettare e tollerare il giudizio altrui:
- Quando ci si trova in una situazione in cui si teme il giudizio altrui si tende a focalizzarsi su di noi, sulle nostre ansie, sui nostri difetti e sulle possibili reazioni che potremmo avere. Anziché concentrarsi su tutto questo il consiglio è di focalizzarsi sull’ambiente esterno ad esempio i suoni, gli oggetti e i colori che vediamo.
- Tra le principali cause del mantenimento di questo problema si trova proprio l’evitamento. Sarebbe utile esporsi, anziché nascondersi, a situazioni temute che non creano però troppa ansia. Ad esempio se si ha timore di chiedere un’informazione a un commesso è di grande aiuto tentare, darà la possibilità di analizzare la situazione e accettarla per quello che è.
- Essere consapevoli che non possiamo sapere cosa pensa una persona può aiutare a ridurre la paura del giudizio. Fermarsi ad osservare un gruppo di persone e immaginare quali possano essere i loro gusti, le loro emozioni e le loro fragilità aiuterà a capire quanto sia sbagliato attribuire i nostri pensieri alle persone intorno a noi.
- Quando si sa di dover affrontare una situazione temuta si possono mettere in atto degli esercizi di respirazione, questo aiuterà ad abbassare il livello di ansia anticipatoria e riportare le emozioni a un livello gestibile.
Quando invece si riconosce di essere sopraffatti dall’ansia non riuscendo a gestirla da soli è il caso di rivolgersi a un professionista. Il terapeuta insegnerà al paziente che il rifiuto non è un evento pericoloso: non è una catastrofe ma anzi del tutto normale. Il mondo è bello proprio perché è vario, bisogna quindi accettare la possibilità di non piacere a qualcuno.